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Errori a lavoro
Ciao!
Dopo autorizzazione di Peppone ho pensato che sarebbe interessante aprire un topic per discutere sugli errori che commettiamo lavorando. Per poter dare e ricevere consigli o idee o esperienze sul campo, per non commetterli più e quindi crescere insieme lavorativamente parlando o magari raccontare qualche episodio di qualche mezzo disastro grossolano andato a lieto fine.
Spero sia stata una buona idea ciao a tutti!
Dopo autorizzazione di Peppone ho pensato che sarebbe interessante aprire un topic per discutere sugli errori che commettiamo lavorando. Per poter dare e ricevere consigli o idee o esperienze sul campo, per non commetterli più e quindi crescere insieme lavorativamente parlando o magari raccontare qualche episodio di qualche mezzo disastro grossolano andato a lieto fine.
Spero sia stata una buona idea ciao a tutti!
sibari- utente registrato
- Messaggi : 82
Data d'iscrizione : 13.05.13
Re: esperienze personali di rischio
ciao sibari, l'intento è buono, ma credo che peppone non abbia inteso bene ciò che volevi scivere, in quanto vi sono già due belle discussioni in merito
https://lamotosega.forumattivo.com/t2960-cosa-non-si-deve-mai-fare?highlight=come+non+si+deve+fare
https://lamotosega.forumattivo.com/t2305-come-non-si-deve-abbattere-una-pianta-video-dimostrativo?highlight=come+non+si+deve+fare
che ti invito a guardare, se poi la tua volontà era un altra ti chiedo scusa, altrimenti direi di chiudere questa discussione e continuare in una delle due sopra elencate.
buona lettura
https://lamotosega.forumattivo.com/t2960-cosa-non-si-deve-mai-fare?highlight=come+non+si+deve+fare
https://lamotosega.forumattivo.com/t2305-come-non-si-deve-abbattere-una-pianta-video-dimostrativo?highlight=come+non+si+deve+fare
che ti invito a guardare, se poi la tua volontà era un altra ti chiedo scusa, altrimenti direi di chiudere questa discussione e continuare in una delle due sopra elencate.
buona lettura
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pretendiamo dalla natura ma prima prendiamocene cura e rispettiamola! solo così saremo realmente in simbiosi
iury1977- Moderatori
- Messaggi : 5205
Data d'iscrizione : 29.04.10
Età : 47
Località : Chiavenna (SO)
Re: esperienze personali di rischio
Si dai era più o meno quello che intendevo. Non sapevo ci fosse già una discussione.
Ciao ciao!
Ciao ciao!
sibari- utente registrato
- Messaggi : 82
Data d'iscrizione : 13.05.13
Re: esperienze personali di rischio
Abbiamo deciso di accorpare il tuo nuovo argomento a questa discussione; mi sembra sia ciò che intendevi sibari.
Buona prosecuzione.
Buona prosecuzione.
Anto86- UTENTE BANNATO
- Messaggi : 4017
Data d'iscrizione : 02.03.13
Età : 38
Santi guanti!
Speravo di non dover mai scrivere qui ma una sventura è capitata anche a me.
Stavo sramando della potatura di un grosso ramo di quercia, quindi legni di circa 5/7cm non di più, e tenevo il ramo con la mano sinistra e la motosega da potatura con la destra, tutto procedeva bene ero circa a 3/4 del lavoro quando ho beccato con la punta della barra qualche ramo nascosto alla mia vista ed ho subito un deciso contraccolpo:
da notare che mi sono beccato tutte e quattro le dita ma solo il dorso del mignolo sinistro ha subito un grave danno, ma per fortuna roba che si è sistemata con i punti.
Ho già ordinato un paio di guanti nuovi
Stavo sramando della potatura di un grosso ramo di quercia, quindi legni di circa 5/7cm non di più, e tenevo il ramo con la mano sinistra e la motosega da potatura con la destra, tutto procedeva bene ero circa a 3/4 del lavoro quando ho beccato con la punta della barra qualche ramo nascosto alla mia vista ed ho subito un deciso contraccolpo:
da notare che mi sono beccato tutte e quattro le dita ma solo il dorso del mignolo sinistro ha subito un grave danno, ma per fortuna roba che si è sistemata con i punti.
Ho già ordinato un paio di guanti nuovi
Ultima modifica di AGRICOL-TURI il Ven Mag 13, 2016 1:21 pm - modificato 1 volta.
AGRICOL-TURI- utente registrato
- Messaggi : 203
Data d'iscrizione : 10.09.14
Età : 46
Località : Catanzaro
Re: esperienze personali di rischio
spiace tanto per quello che ti è successo.....da qui che le momomano bisogna non sottovalutarle (per primo me compreso)... e che si usano con due mani
Ceppo77- ex moderatori
- Messaggi : 3071
Data d'iscrizione : 10.09.12
Re: esperienze personali di rischio
è stata propria quella l'imprudenza!
per fortuna il guanto ha rallentato e contribuito a bloccare le lame, da oggi in poi sempre due mani anche sulla piccola da potatura e certi tagli che impegnano per forza una mano li effettuerò con un seghetto a mano anche se ci vorrà il triplo del tempo
per fortuna il guanto ha rallentato e contribuito a bloccare le lame, da oggi in poi sempre due mani anche sulla piccola da potatura e certi tagli che impegnano per forza una mano li effettuerò con un seghetto a mano anche se ci vorrà il triplo del tempo
AGRICOL-TURI- utente registrato
- Messaggi : 203
Data d'iscrizione : 10.09.14
Età : 46
Località : Catanzaro
Re: esperienze personali di rischio
Auguri di una presto guarigione.......e sempre occhio alla penna specialmente con le piccole ma cattive da pota
gianlucapitt- utente registrato
- Messaggi : 36
Data d'iscrizione : 11.04.16
Re: esperienze personali di rischio
Belandi ,ma.... cosa mi combini?
Accidenti mi spiace davvero , auguri per una pronta guarigione.
Accidenti mi spiace davvero , auguri per una pronta guarigione.
Savignano- utente registrato
- Messaggi : 557
Data d'iscrizione : 28.03.15
Età : 65
Località : Riccò del Golfo (SP)
Re: esperienze personali di rischio
L'estate scorsa stavo facendo qualche piccolo abbattimento (ceppaie da 10/15 cm circa).
Prima dell'intervento ho fatto pulizia e tagliato a cuneo alcuni polloni di alloro che affioravano da terra.
Alla fine del taglio, l'alberello si incastra ad uno adiacente.
Nel frattempo mia figlia mi chiama per radio dicendomi "mamma dice che è pronto il pranzo vieni su!"
Penso, "c...o proprio adesso ? Vabbè dò ancora uno scrollone ed è fatta"..
Nel tentativo di liberare l'albero scivolo e, cadendo a braccia allargate mi pianto uno dei polloni sotto l'ascella.. proprio vicino all'arteria.. Me la sono cavata con 3 punti ma sono stato proprio fortunato.
A pensarci mi vengono i brividi
Mai fare le cose di fretta. Piuttosto non facciamole.
Mai tagliare a cuneo i polloni
Meglio non lavorare mai da soli o, perlomeno, equippaggiarsi di una radio con il "VOX" (si attiva il PTT in automatico con volume alto).
Ciao !
Prima dell'intervento ho fatto pulizia e tagliato a cuneo alcuni polloni di alloro che affioravano da terra.
Alla fine del taglio, l'alberello si incastra ad uno adiacente.
Nel frattempo mia figlia mi chiama per radio dicendomi "mamma dice che è pronto il pranzo vieni su!"
Penso, "c...o proprio adesso ? Vabbè dò ancora uno scrollone ed è fatta"..
Nel tentativo di liberare l'albero scivolo e, cadendo a braccia allargate mi pianto uno dei polloni sotto l'ascella.. proprio vicino all'arteria.. Me la sono cavata con 3 punti ma sono stato proprio fortunato.
A pensarci mi vengono i brividi
Mai fare le cose di fretta. Piuttosto non facciamole.
Mai tagliare a cuneo i polloni
Meglio non lavorare mai da soli o, perlomeno, equippaggiarsi di una radio con il "VOX" (si attiva il PTT in automatico con volume alto).
Ciao !
bubugian- utente registrato
- Messaggi : 39
Data d'iscrizione : 11.06.12
Località : Alture di Genova
Re: esperienze personali di rischio
Concordo, a volte basta prendersi qualche secondo di tempo in più per fare il lavoro e si possono evitare spiacevoli conseguenze.bubugian ha scritto:
Mai fare le cose di fretta. Piuttosto non facciamole.
Mai tagliare a cuneo i polloni
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E' dovere di tutti noi piantare degli alberi all'ombra dei quali non potremo mai sederci.
Ghepardo- Moderatori
- Messaggi : 4015
Data d'iscrizione : 01.06.13
Re: esperienze personali di rischio
Mi inserisco nel topic per portare la mia esperienza di ieri. Trattasi di minuscolo infortunio che mi ha portato al Pronto Soccorso solo perchè avevo qualche dubbio sulla mia copertura antitetanica.
Lo trovo comunque degno di nota perchè ha richiamato tutta la mia attenzione su un attrezzo che, almeno per quanto mi riguarda, ho sempre classificato mentalmente come "pericolo basso" e invece si è rivelato cattivello.
Parlo dello zappino tiratronchi (nel mio caso si tratta di uno stubai in alluminio):
Lo uso da molto tempo e, come dicevo, non ho mai valutato più di tanto la pericolosità dell'attrezzo.
Fattostà che stavo trascinando a valle alcuni tronconi di betulla da 180cm (diametro circa 25/30 cm). Ero obiettivamente molto stanco dopo tanti giù e su, giù e su, giù e su. La stanchezza ha certamente giocato il suo ruolo perchè era ora di pranzo e volevo finire di portar giù gli ultimi due tronchi prima di mollare, ma avevo braccia e gambe molto affaticate ... fatto sta che nel piantare l'uncino nel tronco ho tirato un buon colpo e la punta invece di conficcarsi nel tronco mi si è conficcata nel piede!!!!!
Premetto che indossavo stivali antinfortunistici (quelli forestali della Stihl), ma mi si è piantato proprio di taglio, dove non ci sono protezioni metalliche.
Niente di grave, perchè la punta essendo sottile, non ha creato squarci ma solo un buchetto (discretamente profondo), di facile rimarginazione.
Comunque dopo mi sono soffermato a pensare a questo attrezzo e ho ragionato sul fatto che la traiettoria ideale, quando lo usi per agganciare il legno di testa, finisce in prossimità del piede.
Quando scaglio il fendente finora ho sempre mirato a un punto del tronco vicino ai piedi (anzi, per essere più preciso, ho sempre portato i piedi vicino al punto a cui miravo per conficcare lo zappino), perchè così ha più forza e si conficca meglio, senza considerare però il possibile pericolo nascosto.
Lo so che può sembrare banale, ma finora non ci avevo mai prestato molta attenzione.
Questo piccolo incidente mi ha insegnato una cosa nuova.
Ciao a tutti,
Luca
Lo trovo comunque degno di nota perchè ha richiamato tutta la mia attenzione su un attrezzo che, almeno per quanto mi riguarda, ho sempre classificato mentalmente come "pericolo basso" e invece si è rivelato cattivello.
Parlo dello zappino tiratronchi (nel mio caso si tratta di uno stubai in alluminio):
Lo uso da molto tempo e, come dicevo, non ho mai valutato più di tanto la pericolosità dell'attrezzo.
Fattostà che stavo trascinando a valle alcuni tronconi di betulla da 180cm (diametro circa 25/30 cm). Ero obiettivamente molto stanco dopo tanti giù e su, giù e su, giù e su. La stanchezza ha certamente giocato il suo ruolo perchè era ora di pranzo e volevo finire di portar giù gli ultimi due tronchi prima di mollare, ma avevo braccia e gambe molto affaticate ... fatto sta che nel piantare l'uncino nel tronco ho tirato un buon colpo e la punta invece di conficcarsi nel tronco mi si è conficcata nel piede!!!!!
Premetto che indossavo stivali antinfortunistici (quelli forestali della Stihl), ma mi si è piantato proprio di taglio, dove non ci sono protezioni metalliche.
Niente di grave, perchè la punta essendo sottile, non ha creato squarci ma solo un buchetto (discretamente profondo), di facile rimarginazione.
Comunque dopo mi sono soffermato a pensare a questo attrezzo e ho ragionato sul fatto che la traiettoria ideale, quando lo usi per agganciare il legno di testa, finisce in prossimità del piede.
Quando scaglio il fendente finora ho sempre mirato a un punto del tronco vicino ai piedi (anzi, per essere più preciso, ho sempre portato i piedi vicino al punto a cui miravo per conficcare lo zappino), perchè così ha più forza e si conficca meglio, senza considerare però il possibile pericolo nascosto.
Lo so che può sembrare banale, ma finora non ci avevo mai prestato molta attenzione.
Questo piccolo incidente mi ha insegnato una cosa nuova.
Ciao a tutti,
Luca
luca.- utente registrato
- Messaggi : 246
Data d'iscrizione : 14.02.18
Età : 47
Località : Udine
Re: esperienze personali di rischio
Anche io, come molti che fanno il nostro lavoro, qualche lezione dal bosco l'ho ricevuta.
Una mentre potavo, per aver dimentico di inserire il blocco catena nel passaggio tra un ramo ed un altro e per essermi tolto la giacca protettiva. In poche parole, una frasca si è impigliata nella motosega e me l'ha sbattuta vicino al braccio. Indossavo solo una maglia a maniche corte. Mi è andata bene, 7 punti sul polso, a pochi millimetri dall'arteria.
Un'altra lezione l'ho appresa mentre tagliavo l'erba con un decespugliatore a loop sui lati di un fosso. Sono finito su un nido di vespe. Sentendo pungere, nel tentativo di scappare, sono saltato giù. Anche in quella situazione, me la sono cavata.
Due costole inclinate e vari tagli di piccola entità.
Da allora mi sono ricapitati i nidi di vespe, ma li ho sempre affrontati con calma. Tanto una puntura in più o in meno, cambia poco.
Per fortuna, oltre che dai nostri sbagli, possiamo apprendere molto anche da quelli degli altri.
Da me il 90% di chi opera sulle chiome degli alberi lo fa senza alcun sistema di sicurezza.
Niente funi, niente imbragature, niente guanti antitaglio, niente di niente...
Eppure siamo stati tutti formati gratuitamente ed ogni anno ci propongono sempre corsi gratuiti.
Ma niente. Senza controlli, far cambiare abitudine a chi ha sempre lavorato in quel modo è impossibile.
Eppure di incidenti gravi ne sono capitati tanti. Un giramento di testa, una piccola distrazione... ed è finita.
Da voi è uguale o rispettano tutti le norme di sicurezza?
Una mentre potavo, per aver dimentico di inserire il blocco catena nel passaggio tra un ramo ed un altro e per essermi tolto la giacca protettiva. In poche parole, una frasca si è impigliata nella motosega e me l'ha sbattuta vicino al braccio. Indossavo solo una maglia a maniche corte. Mi è andata bene, 7 punti sul polso, a pochi millimetri dall'arteria.
Un'altra lezione l'ho appresa mentre tagliavo l'erba con un decespugliatore a loop sui lati di un fosso. Sono finito su un nido di vespe. Sentendo pungere, nel tentativo di scappare, sono saltato giù. Anche in quella situazione, me la sono cavata.
Due costole inclinate e vari tagli di piccola entità.
Da allora mi sono ricapitati i nidi di vespe, ma li ho sempre affrontati con calma. Tanto una puntura in più o in meno, cambia poco.
Per fortuna, oltre che dai nostri sbagli, possiamo apprendere molto anche da quelli degli altri.
Da me il 90% di chi opera sulle chiome degli alberi lo fa senza alcun sistema di sicurezza.
Niente funi, niente imbragature, niente guanti antitaglio, niente di niente...
Eppure siamo stati tutti formati gratuitamente ed ogni anno ci propongono sempre corsi gratuiti.
Ma niente. Senza controlli, far cambiare abitudine a chi ha sempre lavorato in quel modo è impossibile.
Eppure di incidenti gravi ne sono capitati tanti. Un giramento di testa, una piccola distrazione... ed è finita.
Da voi è uguale o rispettano tutti le norme di sicurezza?
Vittorio R- utente registrato
- Messaggi : 188
Data d'iscrizione : 01.07.15
Re: esperienze personali di rischio
Da me, come anche da te, chi rispetta veramente le norme e` chi non vuole rischiare e le usa a prescindere dal prezzo e comodita`, ma gli ritorna tutto quando si parla di prezzi. Chi invece deve lavorare perche` senno non mangia preferisce evitare i DPI e fare qualcosa meno di prezzo. Ovviamente non va bene proprio perche` la maggior parte delle volte la frittata si fa quando uno non se l`aspetta e li solo il DPI passivo ti salva la pelle. Io cerco il piu` possibile di utilizzarli. Il nodo di tutto rimane comunque il controllo come hai ben detto te Vittorio, se manca questo e` impossibile con la sola formazione porre rimedio al problema.
Io, due o tre volte mi son sgrugnato gli stinchi col marraccio durante la sramatura.
Con la motosega per fortuna non ho mai avuto problemi.
Col decespugliatore uguale, apparte qualche volte i soliti detriti di rimbalzo negli occhi.
Per il resto come scritto sopra cerco di proteggermi il piu` possibile.
Io, due o tre volte mi son sgrugnato gli stinchi col marraccio durante la sramatura.
Con la motosega per fortuna non ho mai avuto problemi.
Col decespugliatore uguale, apparte qualche volte i soliti detriti di rimbalzo negli occhi.
Per il resto come scritto sopra cerco di proteggermi il piu` possibile.
Coccia84- utente registrato
- Messaggi : 96
Data d'iscrizione : 06.06.18
Re: esperienze personali di rischio
Io non sono un professionista come molti qui sul forum, ma proprio grazie a professionisti presenti qui sul sito ho capito che i DPI stanno alla base di tutto, anche prima di attrezzarsi nel macchinario da utilizzare. La mia esperienza mi ha portato due tagli non troppo profondi alle dita per utilizzo della mts da potatura con una mano, in quel caso avevo semplici guanti da lavoro, poi è ricapitato l’inconveniente con guanti appositi da taglio e ho sentito solo la lama toccare il guanto, nessun taglio. Col dece stesso discorso, dopo anni di sassi, rami contro la testa nelle piante piu basse, polvere e detriti negli occhi, anche se è pieno luglio tuta intera e casco da mts. Puo sembrare esagerato forse! Il problema è che molti convinti di usare l’attrezzo anche solo 10 minuti non si rendono conto del rischio che corrono. Domenica scorsa mentre andavo al mare ho visto uno che tagliava col dece in ciabatte, costume a mutanda e occhiali da sole... goliardia romagnola o pazzia pura??
Ciuspolo- utente registrato
- Messaggi : 138
Data d'iscrizione : 26.02.17
Re: esperienze personali di rischio
Mi aggiungo qualche tempo fa:
pantaloni antitaglio a lavare (erano immettibili) decido di mettere altri pantaloni da lavoro ma non anti taglio, comunque robusti.
Non dovevo usare la mts ma "ramicciare" ciò che avevo precedentemente tagliato con il pennato (ho voluto provare il mio nuovo Fiskars); fra la foga di provare il nuovo attrezzino e la stanchezza di fine pomeriggio, mi è scappata la mano e mi sono aperto lo stinco (avevo anche il calzino alto di spugna che insieme al pantalone si è tagliato). Un bel taglio da 4-5 cm - probabilmente da punti - ben medicato con gli strip per fortuna poteva andare molto peggio a mio avviso.
Tutta arte che entra...diceva mio nonno... fino a che lo puoi raccontare.
Eppure me lo insegnava da ragazzo come fare a non darselo addosso
pantaloni antitaglio a lavare (erano immettibili) decido di mettere altri pantaloni da lavoro ma non anti taglio, comunque robusti.
Non dovevo usare la mts ma "ramicciare" ciò che avevo precedentemente tagliato con il pennato (ho voluto provare il mio nuovo Fiskars); fra la foga di provare il nuovo attrezzino e la stanchezza di fine pomeriggio, mi è scappata la mano e mi sono aperto lo stinco (avevo anche il calzino alto di spugna che insieme al pantalone si è tagliato). Un bel taglio da 4-5 cm - probabilmente da punti - ben medicato con gli strip per fortuna poteva andare molto peggio a mio avviso.
Tutta arte che entra...diceva mio nonno... fino a che lo puoi raccontare.
Eppure me lo insegnava da ragazzo come fare a non darselo addosso
DesmoPigo- utente registrato
- Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 22.10.18
Re: esperienze personali di rischio
Mi è successa la stessa cosa qualche anno fa con il Machete , l'unico giorno che lavoravo senza antitaglio " Tanto oggi non uso la motosega " , stavo pulendo delle robinie per poi caricarle , era già tardi e volevo finire .... e lì è successo il fattaccio , mi è andato troppo lungo un colpo e la lama mi è finita su un ginocchio ; morale della favola : Jeans aperto sul ginocchio e un taglio sanguinante di quattro centimetri . Niente di serio eh ... ma da quella volta quando lavoro ( qualunque lavoro , anche intellettuale )se non riesco a finire rimando
Motosegaro 94- utente registrato
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Età : 30
Località : Torino - Alba
Re: esperienze personali di rischio
Anche a me è capitato di darmi una roncola di rimbalzo. Risultato tra punti.
Scusate la domanda forse stupida ma il pantalone antitaglio serve in questi casi? Da quello che so il suo scopo è di bloccare la catena imprigionandola con le fibre. Ha una resistenza al taglio di netto?
Scusate la domanda forse stupida ma il pantalone antitaglio serve in questi casi? Da quello che so il suo scopo è di bloccare la catena imprigionandola con le fibre. Ha una resistenza al taglio di netto?
Issels03- utente registrato
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Re: esperienze personali di rischio
Qualche anno fa stavo potando una pianta da siepe lasciata crescere come un albero con fogliame molto fitto,
non ho notato uno spezzone di filo di ferro mimetizzato tra le foglie e l'ho beccato proprio con la parte superiore della punta della barra, ne è risultato un kick-back pauroso! Il tempo che impiega un palloncino ad esplodere e la barra della motosega mi è passata a sinistra della testa, non ho avuto il tempo di rendermene conto che era già successo poi sono rimasto sconvolto dallo spavento. Il freno catena è intervenuto regolarmente ma la forza del contraccolpo è stata enorme e se fossi stato nella traiettoria della spranga sarebbe stato terribile. Sapevo che non dovevo stare nel prolungamento del raggio d'azione della catena e questo mi ha salvato ma è stata una mia grave imprudenza non controllare esattamente cosa ci fosse intorno alla barra...
non ho notato uno spezzone di filo di ferro mimetizzato tra le foglie e l'ho beccato proprio con la parte superiore della punta della barra, ne è risultato un kick-back pauroso! Il tempo che impiega un palloncino ad esplodere e la barra della motosega mi è passata a sinistra della testa, non ho avuto il tempo di rendermene conto che era già successo poi sono rimasto sconvolto dallo spavento. Il freno catena è intervenuto regolarmente ma la forza del contraccolpo è stata enorme e se fossi stato nella traiettoria della spranga sarebbe stato terribile. Sapevo che non dovevo stare nel prolungamento del raggio d'azione della catena e questo mi ha salvato ma è stata una mia grave imprudenza non controllare esattamente cosa ci fosse intorno alla barra...
Andrea60- utente registrato
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Re: esperienze personali di rischio
La prudenza non è mai troppa il pericolo è sempre dietro l'angolo
Ciao nitro
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nitro52- utente registrato
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Re: esperienze personali di rischio
Stavi potando con che motosega? Stavi tagliando con una mano sola?
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Re: esperienze personali di rischio
Stavo usando una oleo-mac che ho ereditato da mio padre, non so il modello esatto perché è stata usata tantissimo e sono sparite le scritte ma non ha molti anni, credo una quindicina circa, barra da 35 ad occhio.
La tenevo con entrambe le mani regolarmente, destra sull'acceleratore e sinistra in alto e l'ho tenuta ben salda con le mani anche durante il contraccolpo. Si può discutere su quanto tenere le braccia tese per bloccare bene la motosega ma quanto si può durare senza accusare affaticamenti o una tendinite? Comunque quando si parla di sicurezza un consiglio da parte di un esperto è sempre prezioso! Grazie
La tenevo con entrambe le mani regolarmente, destra sull'acceleratore e sinistra in alto e l'ho tenuta ben salda con le mani anche durante il contraccolpo. Si può discutere su quanto tenere le braccia tese per bloccare bene la motosega ma quanto si può durare senza accusare affaticamenti o una tendinite? Comunque quando si parla di sicurezza un consiglio da parte di un esperto è sempre prezioso! Grazie
Andrea60- utente registrato
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Re: esperienze personali di rischio
A me è capitato che un albero di robinia abbattuto per poco non mi portasse via, era in tensione e non me ne ero accorto mentre tagliavo con la mts si è sollevato di colpo e mi è passato a pochi cm dalla testa, ero alle prime armi e non pensavo potesse accadere. Mi reputo fortunato e graziato anche perchè dopo mi sono informato e ora sto molto attento. Non si è mai troppo sicuri
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Re: esperienze personali di rischio
no, io non sono per niente un esperto, era solo una domanda.Andrea60 ha scritto:Stavo usando una oleo-mac che ho ereditato da mio padre, non so il modello esatto perché è stata usata tantissimo e sono sparite le scritte ma non ha molti anni, credo una quindicina circa, barra da 35 ad occhio.
La tenevo con entrambe le mani regolarmente, destra sull'acceleratore e sinistra in alto e l'ho tenuta ben salda con le mani anche durante il contraccolpo. Si può discutere su quanto tenere le braccia tese per bloccare bene la motosega ma quanto si può durare senza accusare affaticamenti o una tendinite? Comunque quando si parla di sicurezza un consiglio da parte di un esperto è sempre prezioso! Grazie
Ma non credo proprio che tenere le braccia tese aspettando il contraccolpo abbia senso. Il contraccolpo deve essere prevenuto. Se uno lavora costantemente aspettandosi il contraccolpo c'è qualcosa che non va nell'utilizzo
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Plutarco
luca31- Moderatori
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Re: esperienze personali di rischio
Il contraccolpo deve essere prevenuto.
Giustissimo, ho capito che è fondamentale avere sempre la massima attenzione perché anche una cosa piccola come un filo di ferro può diventare una grande insidia!
Giustissimo, ho capito che è fondamentale avere sempre la massima attenzione perché anche una cosa piccola come un filo di ferro può diventare una grande insidia!
Andrea60- utente registrato
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